Esistono alcune aree del corpo che, per alcuni, risultano più difficili da definire con attività fisica e alimentazione. L’addome è spesso uno di questi.
L’intervento di addominoplastica va a rimuovere gli accumuli di tessuto adiposo addominale associati a un eccesso di pelle e ad un rilassamento della parete muscolare dell’area. Non è da confondere però con le operazioni per il controllo del peso, ma si tratta solo di un modo per ridefinire l’area addominale.
Nell’articolo di oggi il Dottor Ivan Arruda, chirurgo plastico, ci parla di questo intervento e di quali sono i casi in cui è consigliato
Quando è consigliato sottoporsi all’addominoplastica
Come abbiamo visto l’obiettivo dell’addominoplastica è quello di definire l’addome, andando di fatto a “scolpire” l’area. Si ottiene, quindi, un addome piatto e definito, privo di pelle e grasso in eccesso.
Questa tipologia di intervento è adatta a casi diversi, come:
Quando si ha un addome rilassato, dovuto a gravidanze, invecchiamento o sbalzi di peso.
Nei casi in cui si ha un eccessivo accumulo adiposo nell’area dell’addome, che viene corretto con liposuzione o un percorso di dimagrimento intenso.
Se la pelle non è sufficientemente elastica da consentire il rimodellamento, si scegliere questo intervento, in alternativa alla liposcultura dell’addome.
L’intervento permette infatti di ridefinire al meglio il nostro corpo adattando ed eliminando la pelle in eccesso.
Esistono altri casi in cui questo intervento può essere d’aiuto.
Nei casi in cui si ha la cosiddetta “pancetta”, che può essere dovuta a una vita prettamente sedentaria o a predisposizione genetica. Inoltre, può aiutare nei casi diastasi addominale, la separazione dei muscoli dell’addome, dieta ed esercizio fisico non sono sufficienti.
Cosa sapere prima dell’intervento
Un chirurgo esperto può identificare con precisione quali sono i punti che si desidera correggere e, grazie agli interventi di addominoplastica e liposcultura addominale, aiuterà il paziente a ritrovare tonicità in quest’area. Spesso, infatti, risulta difficile raggiungere il proprio obbiettivo di una pancia piatta, anche con dieta ed esercizio fisico adeguati.
Il miglioramento è visibile sin da subito e la cicatrice dove vengono effettuate le incisioni, sarà mimetizzata.
Il dottor Ivan Arruda, grazie a una visita con colloquio conoscitivo per definire la condizione psicofisica del paziente, sceglierà il percorso adatto a ogni paziente.
L’intervento di addominoplastica
Questo tipo di operazione può essere svolta in diversi modi. Esistono diverse tipologie di addominoplastica, che può essere:
completa o standard;
parziale o mini-addominoplastica;
Sarà compito del medico valutare ogni singolo caso e decidere quale tecnica adoperare, in base alle condizioni e agli obiettivi del paziente. L’incisione dell’addome da fianco a fianco e appena sopra la zona del pube
Una seconda incisione attorno all’ombelico, in maniera tale da “liberare” quest’ultimo dalla pelle circostante;
Il distacco della pelle e del tessuto adiposo dalla parete muscolare addominale;
La rimozione della pelle e del tessuto adiposo ritenuti di troppo. In questa fase dell’operazione
La ricollocazione dell’ombelico e la sutura di quest’ultimo alle parti di pelle risultanti dopo il precedente passaggio;
La sutura della prima grande incisione chirurgica;
L’applicazione di un bendaggio protettivo, che copra tutta la ferita chirurgica.
Per quella parziale non è prevista l’incisione dell’ombelico. Quella estesa invece è molto simile a quella completa ma vi aggiunge l’asportazione di tessuto adiposo dai fianchi e dalla zona lombare più prossima ai fianchi.
Per continuare a conoscere questa tecnica rivolgiti al Dottor Ivan Arruda che risponderà ad ogni tua domanda